Il rugby come scuola di vita

alessandro seritti - Natalia, Giffi

Ecco a Voi una interessante intervista rilasciata dal Presidente Alessandro Seritti alla rivista online Blog2487

Alessandro Seritti, presidente dell’Avezzano Rugby, ci ha raccontato ciò che significa essere una squadra di rugby. Un gioco apparentemente violento, fatto di mischie e resistenza ad oltranza, ma che in fondo, sotto quei muscoli e quelle espressioni aggressive nasconde una natura nobile e amichevole.

Il rugby è il gioco di squadra per antonomasia, anche i più forti, se non hanno alle spalle coloro che si sacrificano sul campo a recuperare palloni, non potrebbero emergere.

Il gruppo è fondamentale per riuscire ad avere una buona squadra; si forma negli spogliatoi, nella club house, sul campo, negli allenamenti ed i risultati si vedono durante le partite se il gruppo è solido, se ognuno ha voglia di sostenere il proprio compagno, se si cammina compatti verso la conquista della meta.

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Il rugby è voglia di stare insieme, di cementare amicizie forti che durano tutta la vita; allo stesso tempo è anche disciplina e regole, è rispetto dell’avversario.

Su ciò si basa la formazione dei ragazzi; la nostra missione non è di creare campioni ma di plasmare uomini che nel loro percorso di vita porteranno sempre al primo posto questi valori.

L’impianto sportivo è il cuore pulsante della nostra attività, è un posto dove tutti i nostri atleti si trovano a casa dove ci si ritrova prescindendo dall’attività fisica; la club house è la massima espressione di tutto ciò, qui si cena insieme, si gioca a carte e biliardino, si ride, si scherza .insomma si sta insieme e questo stare insieme crea tutti i giusti presupposti per fondersi in un solo gruppo, in una squadra.

L’Avezzano Rugby nasce nel 1977 ed il prossimo anno festeggerà i 40 anni di attività.
Nel corso dei decenni ha toccato due volte la serie A, massimo risultato sportivo raggiunto, ma ha creato tanti ottimi giocatori che hanno calcato palcoscenici nazionali ed internazionali. Massima espressione di giocatore nato sul campo di via dei gladioli è Giovanbattista Venditti, attuale ala della Nazionale Italiana.

fonte: blog2487-il-rugby-come-scuola-di-vita

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Vittoria fuori casa contro la favorita

Guadagnarsi un posto nel campionato elite under 16 è l’obiettivo dei giovani atleti dell’Avezzano rugby (classe 2001-2002) che domenica scorsa hanno battuto, fuori casa, la favorita del girone, Villa Pamphili, per 34 a 5. I ragazzi allenati da Luca Di Giulio e Lamberto Ranaletta domenica prossima, sul campo di via dei gladioli, alle 11, affronteranno la franchigia romana composta da giocatori provenienti da Latina e Ceccano. L’obiettivo è vincere il barrage – ha dichiarato Di Giulio- per conquistare un posto nell’élite del rugby giovanile e consentire ai nostri ragazzi di affrontare formazioni provenienti da tutta Italia maturando così un’esperienza di gioco senza paragoni”. Domenica 25 settembre, invece, l’Avezzano rugby affronterà l’ultima partita del girone contro una formazione romana che attualmente occupa il primo posto insieme ai giallo-neri. Centrare questo obiettivo significherebbe per l’Avezzano un vero e proprio salto di qualità che si aggiungerebbe agli ottimi risultati dell’under 18. ” E’ importante essere concentrati come domenica scorsa – ha dichiarato Ranalletta – per poter gestire la partita nel migliore dei modi”.

La primA volta non si scorda mai

“La primA volta non si scorda mai”. Potrebbe sembrare una frase rimbalzata da un forum di coppia ma questa volta non è così. Stiamo parlando della festa organizzata da giocatori e tifosi per festeggiare la prima promozione in serie A dell’Avezzano Rugby. Sul campo dei via dei gladioli, infatti, il weekend scorso, appassionati, tifosi e giocatori si sono ritrovati per ricordare la gloriosa vittoria contro il Viterbo, avvenuta nel 2006 che consegnò le chiavi di accesso al rugby di alto livello al club giallonero. Nel corso dell’evento molti sono stati i documenti video e fotografici riproposti e vari sono stati i riconoscimenti consegnati a chi si è contraddistinto per determinati valori nel corso degli anni. ” Sono onorato – ha commentato la terza linea Gabriele Marcanio dopo aver ricevuto il premio Giovanni Stornelli -, far parte di questo gruppo mi ha sempre permesso di avere accanto grandi uomini che, sia fuori dal campo, sia dentro, sono sempre stati a disposizione”. Il premio è un riconoscimento consegnato al giocatore che si è contraddistinto per la serietà in campo e per lealtà e rispetto.